Architettura Residenziale
Il complesso progetto per il restauro del sito di archeologia industriale, che sorge nella città di Modena, è volto alla realizzazione di un borgo interno alla città, tecnologicamente sofisticato e con una forte presenza di verde che ne favorisce un’alta qualità della vita. La zona industriale d’interesse, ha visto il susseguirsi di alcune delle più antiche fabbriche del Nord Italia: dal ‘600 si sono succedute una cartiera, un feltrificio e un’industria di macchine agricole, chiamata Ballarini. L’architettura si presenta , nonostante il pesante stato di decadenza, con il tipico fascino degli spazi industriali, con grandi volumi interni, le pareti a facciavista, che culminano con volte a botte e coperture a capriate di legno o ferro, e i dettagli di luce zenitale con grandi lucernari.
Un intervento teso alla conservazione delle architetture del passato, garantendo il massimo comfort abitativo mediante spazi silenziosi, raccordati armonicamente. La quiete residenziale, è preservata dall’esclusione dei mezzi motorizzati all’interno del complesso; i veicoli vengono condotti nei garage interrati collegati alle residenze mediante vani scale e ascensori. Il complesso abitativo è dotato di cortili privati ed escludenti ogni affaccio ed introspezione altrui, e porzioni di verde godibile dalla comunità abitante, che dispone di spazi di servizio collettivo alla residenza, articolati su varie attività, come: piscina, palestra, locali per il fitness ed il tempo libero, lavanderie e cantine voltate di uso comune. Un “Eco-borgo” estremamente affascinante e contemporaneo, dotato di tecnologie funzionali al benessere degli abitanti e che presta grande attenzione al verde e all’ambiente. Il borgo è caratterizzato dall’impiego di pannelli solari e di fibre ottiche per la rete di impianti elettrici, telefonici, di video-sorveglianza e telematici, dalla massima coibentazione termica e isolamento acustico; da un sistema di regimentazione delle acque piovane e di utilizzo dei pozzi esistenti per l’irrigazione delle aree cortilive e per il recupero dei vecchi canali. Le unità residenziali, complessivamente 115, sono tutte differenti, anche se dotate di caratteristiche comuni.
The project involves the redevelopment of a former engineering works used to process sheet metal, close to Lavender Hill, Clapham. The complex infill site embedded within a residential urban block, has been transformed into a residential development of nine dwellings accessed via an existing cobbled mews.
Apartments are organised on two floors with a densely planted, communal courtyard at the centre of the plan which the residents have been encouraged to adopt, nurture, and add to. Private terraces and courtyards provide the homes with air and light, as well as a useful utility space.
The new buildings have brickwork facades detailed to give elaboration and textural effect that reference the Victorian industrial heritage of the site with vertical pilasters and twisted soldier course friezes. Windows and infill cladding elements are timber, and metalwork uses twisted bars that allude to cast-iron railings which formed part of the domestic architecture of the area.